Finlogic presenta Fabio Caschetto, Responsabile Area Codifica Automatica

News Istituzionali
03 Aprile 2020
Finlogic presents Fabio Caschetto, Head of the Automatic Coding Area

La parola a Fabio Caschetto, Product Manager Div. Codifica Automatica

Una grande propensione all’innovazione e all’internazionalizzazione per il Gruppo

La grande spinta verso l’innovazione e verso l’apertura di nuovi mercati connota l’operato di Finlogic Spa e con Fabio Caschetto a capo della sezione di soluzioni per l’etichettatura automatica, questa caratteristica si rafforza.

Da sempre operativo nei mercati export e a contatto con i maggiori rivenditori internazionali, Fabio Caschetto lavora già dal 2004 nell’ambito dell’etichettatura e identificazione automatica e dal 2013 è Export Manager per Finlogic.

Grazie al suo know-how, Finlogic rafforza la sua posizione nel settore dell’automazione e si evolve verso il concetto di “Codifica Automatica”, aggiungendo alla gamma dei prodotti anche attrezzature di codifica non strettamente legati all’utilizzo di etichette autoadesive, ma che sempre più spesso vengono integrati nelle linee di produzione o all’interno di impianti di etichettatura automatica.

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Alcune domande rivolte a Fabio Caschetto

Progetti e attività per l’immediato futuro

Di quali novità importanti puoi darci qualche anticipazione? 

C’è un importante progetto in via di realizzazione e che rappresenta – nel campo dell’etichettatura automatica – una vera “novità” da molti anni a questa parte. Si tratta dell’etichettatrice “stampa & applica a colori”, che abbiamo sviluppato per primi grazie alla nostra forte partnership con Epson, e che sarà oggetto di una campagna di informazione specifica per portare il mercato a conoscenza di questa nuova, interessante opportunità.
Il progetto già realizzato è nel settore dei beni di lusso, ma ho trattative già in fase avanzata nel settore calzature, della produzione industriale, della distribuzione logistica e – addirittura – della medicina nucleare. Come vedi i campi di applicazione sono molteplici e molto differenziati.

Quali sono gli obiettivi strategici e di vendita della tua divisione?

Finlogic si propone di rafforzare la propria proposta di “fornitore globale di soluzioni per l’identificazione”, un tipo di profilo aziendale già esistente in molti mercati europei ma che in Italia ha solamente un altro soggetto che opera con la stessa strategia e visibilità a livello nazionale.
Ci proponiamo di diventare il fornitore di riferimento del nostro settore, l’unico in grado di offrire una gamma di soluzioni così ampia, grazie alla presenza capillare sul territorio, attraverso tutte le consociate, i rivenditori e la forza vendita diretta.
L’obiettivo strategico della divisione è quello di sfruttare al massimo le sinergie interne per fornire da una unica fonte i materiali di consumo e le soluzioni tecnologiche ad essi collegati.
In termini di volumi di vendita, in questi primi anni di sviluppo ci proponiamo di seguire il trend del Gruppo e puntiamo sicuramente a crescite percentuali a due cifre.

Qual è la prossima sfida da affrontare?

Per quello che riguarda la Divisione Codifica Automatica, sicuramente quella di diffondere, in maniera efficace e in tempi rapidi, l’immagine di Finlogic come fornitore globale di soluzioni, spingendo molto sulle sinergie del gruppo e sulla posizione di forza che il gruppo ha raggiunto.

Come pensi che possa influire la situazione coronavirus sullo sviluppo del business della tua divisione prodotti?

Al di là della solita ripetuta frase “dove c’è crisi, ci sono opportunità”, penso che la scelta di sviluppare questa divisione possa aiutare a compensare il temuto calo – penso inevitabile – a cui andremo incontro con i materiali di consumo, che sono ovviamente legati alla contrazione della produzione industriale. I beni di investimento, invece, possono rappresentare una necessità importante che le aziende avranno per “ristrutturare i propri processi produttivi” ed affrontare le nuove procedure imposte da Covid-19.

Quale miglior metodo di far rispettare il distanziamento agli addetti alla produzione se non quello di automatizzare al massimo i processi?

Ci saranno alcuni specifici mercati (produzione di DPI, gel e liquidi sanificanti, prodotti ed attrezzature per l’igienizzazione e le analisi cliniche) che avranno sicuramente notevoli necessità di aggiornare e ampliare le proprie linee di produzione. In questo senso abbiamo già effettuato alcune vendite ed altre sicuramente ne seguiranno con il diffondersi delle nuove regole imposte dalla convivenza con il coronavirus.

Mi auguro vivamente – in questo senso – che le aziende italiane vengano sostenute e messe in condizione di affrontare questi investimenti necessari all’adeguamento alla nuova realtà che andremo ad affrontare.

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