Etichetta ambientale: cos’è e quali informazioni deve contenere

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19 Gennaio 2024
etichette ambientali

Quello della sostenibilità è sicuramente un tema di strettissima attualità in qualsiasi ambito della nostra vita. E proprio come le persone comuni nelle loro attività quotidiane, anche le aziende devono fare la propria parte, rendendosi più sostenibili per ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Questo obiettivo si riflette in moltissimi aspetti, tra cui quello dell’etichettatura e del confezionamento dei prodotti.

A questo proposito, negli ultimi anni si sono succeduti diversi interventi normativi volti a sollecitare le imprese nel favorire il riciclo e il riutilizzo del packaging dei propri prodotti, attraverso una maggiore trasparenza nei confronti dell’utilizzatore finale. Stiamo parlando dell’adozione della cosiddetta etichetta ambientale, resa obbligatoria da una direttiva europea UE 2018/851, recepita in Italia dal D.lgs. n.116/2020.

Cos’è l’etichettatura ambientale

Per etichetta ambientale si intende l’obbligo di inserire su qualsiasi imballo o confezione le informazioni relative al materiale utilizzato e alla sua composizione, alla possibilità e alle modalità di riutilizzo e riciclo dell’imballaggio stesso. Queste informazioni devono essere inserite a qualsiasi componente dell’imballaggio che può essere separata dalle altre. Si pensi per esempio ad un tubetto di dentifricio. Di solito questo prodotto viene venduto in una confezione di cartone, al cui interno è contenuto il tubetto. In questo caso, bisognerà inserire le informazioni richieste sia sulla scatola di cartone che sul tubetto stesso, indicando anche il materiale delle varie componenti del prodotto (la scatola in cartone, il tappo in plastica, il tubetto in plastica, l'eventuale membrana sigillate in alluminio) e dove andranno smaltite.

Dove apporre l’etichetta ambientale

Attenzione però, perché l’etichettatura ambientale degli imballaggi riguarda anche l’imballo secondario (il collo che conterrà un certo numero di confezioni di tubetti) e il terziario (il pallet nel quale saranno impilati i colli). Ognuno di questi imballi, inclusi quelli logistici, deve riportare le informazioni richieste. Queste possono essere stampate direttamente sulla confezione o, ancora meglio, attraverso l’applicazione di un’etichetta. Quest’ultima soluzione è sicuramente più versatile perché, in caso di cambiamenti (anche minimi) della composizione dei vari imballaggi, questi non andranno ri-acquistati ex-novo ma basterà sostituire le etichette. Inoltre con la stessa stampante di etichette sarà possibile stampare l’etichetta ambientale di più di un prodotto.

Differenza tra etichetta ambientale ed etichetta sostenibile

Spesso si fa confusione tra etichetta ambientale e etichetta ecosostenibile. Si tratta di due concetti diversi ma che, se usati contemporaneamente, possono dare vita a una combinazione ottimale in termini di rispetto per l’ambiente. Quando si parla di etichette sostenibili si fa riferimento alla tipologia e al materiale dell’etichetta o alle modalità con cui è stata prodotta ma non alle informazioni che riporta. 

Ci sono tante tipologie di etichette sostenibili, tra cui: 

  • Etichette realizzate con materiali riciclati (sia plastici che cartacei);
  • Etichette che consentono di riciclare il contenitore su cui sono applicate, come le etichette rimovibili o wash-off che possono essere rimosse o lavate via da bottiglie di plastica o vetro;
  • Etichette compostabili che una volta terminato il loro utilizzo possono diventare compost;
  • Etichette vegane;
  • Film plastici realizzati con ricavati del legno;
  • Etichette prodotte con materiali e procedure a ridotte emissioni.
  • Etichette certificate FSC® l'organismo internazionale che assicura che i prodotti ricavati da materiali legnosi e non legnosi derivino da foreste gestite in maniera sostenibile e rispettosa dell'ambiente naturale circostante.

Finlogic e la sostenibilità

Finlogic è il partner ideale per le tue etichette sostenibili. Infatti, oltre a poterti fornire tutte le tipologie di etichette appena elencate, ha conseguito la certificazione FSCⓇ (Forest Stewardship Council®), un attestato internazionale, indipendente e specifico per il settore forestale e i prodotti, legnosi e non legnosi, derivati dalle foreste. Esso viene attribuito ad aziende gestite correttamente e responsabilmente secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

Non solo, Finlogic è impegnata a sua volta per la salvaguardia dell’ambiente. Nello stabilimento produttivo di Acquaviva delle Fonti (BA) le etichette sono prodotte con energia generata da pannelli fotovoltaici. Il plant produttivo di Rottofreno (PC) aderisce al programma RafCycle®, per il recupero e il riciclo dei supporti cartacei e degli scarti delle etichette, lungo l’intero ciclo di vita produttivo. Un impegno confermato dal certificato UNI EN ISO 14001:2015 conseguito nel 2023. 

Inoltre, recentemente, Finlogic ha intrapreso un percorso triennale verso la Carbon Neutrality che la porterà ad azzerare le emissioni di CO2 dei propri processi produttivi. 

Si tratta di aspetti di cui tenere conto in sede di selezione fornitori. Scegliere un partner la cui sostenibilità è certificata rappresenta (e rappresenterà sempre di più) un requisito fondamentale per molte imprese oltre ad essere uno dei temi fondativi di Industry 5.0 Plus.

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