RFID: cos’è e a cosa serve

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11 Giugno 2024
Rfid

RFID è l'acronimo di radio-frequency identification, una tecnologia di identificazione automatica basata sull'utilizzo delle radio-frequenze. Si tratta di una modalità di acquisizione dati molto utilizzata in tanti settori, tra cui i più importanti sono la logistica, la produzione industriale e il retail. L'alto apprezzamento nei confronti di questa tecnologia si deve alle sue peculiarità, su tutte la velocità e l'alta quantità di articoli che permette di identificare contemporaneamente. A queste, negli ultimi anni si è aggiunto un elevato livello di affidabilità e stabilità. Inoltre, come vedremo più avanti, la RFID è molto versatile perché rende possibili molte applicazioni in altrettanti scenari.

Tecnologia RFID: come funziona

La tecnologia RFID funziona grazie alla presenza di alcune componenti fondamentali:

  • Il tag RFID;
  • L'antenna RFID;
  • Il lettore RFID, anche detto controller o reader;
  • Un sistema di gestione centrale o Host Management System;

Partiamo dal tag o etichetta RFID che serve a identificare in maniera univoca un articolo. È un transponder passivo a radiofrequenze composto da un chip che contiene i dati dell'oggetto che identifica e da una memoria. I tag possono essere anche attivi (ne parleremo più avanti) e, in tal caso, sono caratterizzati anche dalla presenza di una batteria di alimentazione.

L'antenna è la componente che, generando un campo magnetico, "eccita" i singoli tag e permette di avviare la comunicazione con loro. L'antenna può essere integrata all'interno del controller o lettore oppure essere esterna.

Una volta stabilita una comunicazione con i tag, le informazioni in essi contenute (i dati univoci di ogni articolo) vengono acquisite da un lettore o controller RFID (fisso o mobile) che li trasmette al sistema di gestione che, a sua volta, si occupa di elaborare i dati ricevuti.

Le frequenze della RFID

Una volta comprese le componenti del sistema e il loro funzionamento, è importante approfondire un altro tema molto importante, quello delle frequenze di utilizzo. La tecnologia RFID, infatti, può "lavorare" su uno spettro di radio-frequenze molto ampio e ad ogni altezza di frequenza corrispondono applicazioni specifiche.

Provando a semplificare il più possibile questo aspetto molto tecnico possiamo identificare quattro altezze di frequenza:

  • Low-frequency (LF): sono le frequenze più basse (tra i 125 e i 135 KHz) e vengono utilizzate per applicazioni semplici in cui è necessaria una distanza di lettura molto limitata, pochi centimetri, ad esempio per chiavi automatiche ma sono ormai in disuso.
  • High-frequency (HF): le cosiddette alte frequenze operano a 13,56 MHz e vengono utilizzate in applicazioni come il ticketing o il controllo accessi, hanno un range di lettura di circa 1,2 m.
  • Ultra-high frequency (UHF): le frequenze ultra-alte arrivano fino ai 3 GHz sono perfette per le applicazioni tipiche del mondo della logistica (per esempio l'identificazione pallet) e della produzione. Consentono anche sistemi di localizzazione spaziale con un grado di precisione medio.
  • Ultra-wide band (UWB): Dai 3 ai 7 GHz si parla delle frequenze a banda ultra-larga o ultra-wide band. Queste sono le frequenze ideali per realizzare sistemi di localizzazione in tempo reale (RTLS) con un grado di precisione molto elevato, nell'ordine dei 30 cm.

Quando si opera sulle prime tre altezze di frequenza appena viste (LF, HF, UHF) si parla di RFID passiva, ovvero della tecnologia di identificazione in radio-frequenza classica.

Sulle frequenze dell'Ultra-wide band, invece, opera la cosiddetta RFID attiva, utilizzata principalmente per la realizzazione dei real-time locating system

RFID: a cosa serve

Il principale vantaggio della tecnologia RFID è quello di permettere di identificare più articoli, quindi di "leggere" più tag, contemporaneamente e senza necessità di scansionare uno ad uno i codici (come avviene per esempio con il codice a barre).

Le applicazioni sono davvero tantissime, molte delle quali ormai di utilizzo quotidiano come nel caso del telepedaggio in autostrada, delle carte di credito contactless o delle chiavi automatiche delle stanze d'albergo, giusto per citarne qualcuna.

In ambiente logistico e produttivo, ma anche nel settore retail, abbiamo applicazioni più complesse che consentono di velocizzare e automatizzare moltissimi processi, con un significativo impatto sulla loro efficienza. Vediamo le più tipiche.

  • Identificazione automatica: la tecnologia RFID permette di identificare gli articoli in maniera automatica in pochi secondi. Basterà muovere il lettore nella zona dei tag e i dati in essi contenuti saranno immediatamente acquisiti.
  • Inventari automatici massivi: lo stesso principio vale per gli inventari automatici, in cui è possibile scansionare tantissimi tag (per esempio un intero pallet) semplicemente muovendo il lettore nelle loro vicinanze. Non solo, è possibile effettuare inventari automatici anche in modalità totalmente automatica, attraverso l'utilizzo di scanner fissi o di portali RFID.
  • Tracciabilità delle fasi produttive: in ambiente produttivo è possibile utilizzare la tecnologia RFID per tenere traccia delle fasi di produzione, utilizzando la decodifica del tag (in modalità manuale o automatica) per comunicare le informazioni relative alla lavorazione o per sincerarsi del suo effettivo compimento.
  • Localizzazione spaziale: con la tecnologia RFID si possono realizzare sistemi di localizzazione in tempo reale per conoscere la posizione in uno spazio definito (per esempio un magazzino o una fabbrica) di qualsiasi oggetto taggato. La RFID passiva permette un grado di precisione nell'ordine di qualche metro, mentre quella attiva (l'Ultra-Wide Band) arriva a identificare la posizione con un margine di errore di poche decine di centimetri.
  • Punto cassa RFID: in ambiente retail, questa tecnologia è molto utilizzata per l'identificazione dei singoli articoli, per le attività di inventario e per quelle in cassa. Le prime due attività seguono le stesse logiche descritte per il mondo della logistica, mentre la terza permette di evadere molto più velocemente le file in cassa. Ormai in molti punti vendita è frequente inserire tutti gli oggetti che si intendono acquistare (di solito abbigliamento) all'interno di una cassa metallica che in un istante identifica tutti i capi e restituisce il totale da pagare.

Le soluzioni RFID del Gruppo Finlogic

Il Gruppo Finlogic è il partner ideale per l'implementazione della tecnologia RFID nei processi aziendali, non solo perché ha maturato una grande esperienza in materia ma soprattutto perché, grazie alla presenza di un team dedicato, ha una grande competenza su tutte le componenti di un sistema RFID. Dalle etichette e dai tag, che produce direttamente, fino alla realizzazione di varchi, portali e altri sistemi personalizzati per la lettura RFID. Senza dimenticare l'assistenza completa, dalla fase di studio progettuale fino al supporto post-vendita.

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